Il progetto intende ridurre la povertà educativa di minori appartenenti a nuclei famigliari che vivono in condizioni di marginalità sociale e di disagio economico.
Interventi di profilassi (vaccinazioni e screening tubercolare) a favore di gruppi difficili da raggiungere, come persone senza fissa dimora, Rom e Sinti.
Il progetto intende ridurre la povertà educativa di minori appartenenti a nuclei famigliari che vivono in condizioni di marginalità sociale e di disagio economico.
Il progetto intende ridurre la povertà educativa di minori appartenenti a nuclei famigliari che vivono in condizioni di marginalità sociale e di disagio economico.
Il progetto intende ridurre la povertà educativa di minori appartenenti a nuclei famigliari che vivono in condizioni di marginalità sociale e di disagio economico.
Il progetto offre agli studenti dell'Istituto comprensivo Verona 12 Golosine uno sportello d'ascolto finalizzato a supportare, grazie ad un team di counselor esperti, studenti, docenti e familiari nei momenti di incertezza e difficoltà. Inoltre il progetto offre supporto specifico e mediazione culturale agli studenti di origine rom e sinti dell'istituto.
Il progetto offre ai richiedenti e/o titolari di protezione internazionale (RTP) un supporto per l'accesso al Servizio Sanitario Nazionale e a cure mediche specialistiche non incluse in quest'ultimo. Inoltre offre percorsi di accompagnamento nella ricerca di un'occupazione e nella stesura del CV.
Il progetto si rivolge alle persone in situazione di disagio socio-economico colpite dalle misure di contenimento del contagio e offre loro alcuni servizi per superare al meglio questo periodo difficile.
Il progetto realizza interventi di diagnosi precoce della TBC a favore di persone senza fissa dimora; realizza incontri di formazione igienico-sanitaria per i beneficiari e li accompagna nella regolarizzazione della documentazione sanitaria.
Il progetto mira al potenziamento della rete di servizi e di soggetti della “comunità educante”, con particolare attenzione ai nuclei famigliari in condizioni di emarginazione sociale.
In risposta alla grave emergenza umanitaria del Nord Kivu, Medici per la Pace ha attivato un supporto immediato in collaborazione con il partner Pont de Solidarité/APSO, facendo arrivare derrate alimentari alla popolazione in fuga dal conflitto nella zona di Goma.
L'obiettivo del progetto è quello di costruire e rafforzare la capacità delle due organizzazioni partner di progettare interventi futuri per l'inclusione dei minori figli di detenuti in Serbia e in Italia, spesso oggetto di esclusione sociale e discriminazione.
Il progetto migliora l’inclusione sociale e la qualità di vita per i minori in condizioni di povertà, emarginazione sociale o con necessità di assistenza medica ad Alba Iulia.
Il progetto ha permesso a Medici per la Pace di realizzare un percorso di formazione e capacity building del personale locale in tema di riabilitazione di bambini con disabilità residenti nello slum di Jaipur. La formazione si è concretizzata in una sessione di lezioni a distanza tenuta da una fisiatra professionista volontaria di Medici per la Pace.
Il progetto migliora l’inclusione sociale e la qualità di vita per i minori in condizioni di povertà, emarginazione sociale o con necessità di assistenza medica ad Alba Iulia.
Il progetto prevede di supportare i bambini di strada di Kathmandu attraverso la fornitura di servizi socio-sanitari ed educativi, realizzati presso dei centri di accoglienza e socializzazione gestiti dal partner locale. L'obiettivo è quello di iniziare un percorso di integrazione di questi bambini in famiglia (di origine o di accoglienza).
Il progetto prevede la distribuzione di generi alimentari e dispositivi di protezione individuale (DPI) per la popolazione in situazione di disagio socio-economico di Kathmandu. Inoltre, è previsto che vengano realizzati campi mobili odontoiatrici (cure odontoiatriche gratuite ed educazione in tema di igiene orale) presso le scuole del distretto di Makwanpur, a sud di Kathmandu.
Il progetto migliora l’inclusione sociale e la qualità di vita per i minori in condizioni di povertà, emarginazione sociale o con necessità di assistenza medica ad Alba Iulia.
Il progetto vuole migliorare le condizioni igenico-sanitarie dei rifugiati Rohingya attraverso interventi di odontoiatria sociale ed educazione all'igiene orale.
Il progetto si rivolge alla popolazione disabile giordana e rifugiata di Amman e Zarqa ed intende migliorare la qualità e l’accessibilità a servizi adeguati di assistenza medica e rafforzare le capacità in materia di disabilità di persone adulte.
Il progetto ha permesso il raggiungimento di villaggi remoti situati a oltre 3000 metri di altitudine, per garantire agli abitanti cure odontoiatriche gratuite ed educazione in tema di igiene orale.