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Medici per la Pace è unâOrganizzazione di Volontariato nata nel 2001 con lo scopo di tutelare il diritto alla salute in Italia e nel mondo. Lâassociazione nasce su iniziativa di un gruppo di medici e infermieri al quale si aggiungono, negli anni, volontari e volontarie con diverse professionalitĂ , giovani e studenti.
Dal 2002 lâassociazione realizza progetti di cooperazione allo sviluppo in Asia (India, Nepal, Myanmar, Cambogia, Bangladesh, Giordania), in America Latina (Ecuador) in Africa (Kenya, Rwanda, Repubblica Democratica del Congo) ed Europa dell’Est (Romania, Serbia, Slovacchia), in sinergia con le istituzioni locali ed in partenariato con diverse realtĂ della societĂ civile.
In Italia, nel 2006 lâassociazione viene scelta dal Comune di Verona per occuparsi delle gravi condizioni igienico-sanitarie della comunitĂ Rom locale. Da allora, Medici per la Pace offre sul territorio servizi di assistenza ed educazione sanitaria a persone in condizione di disagio economico ed emarginazione sociale.
Allâintervento sanitario si aggiungono attivitĂ di sensibilizzazione ed educazione alla solidarietĂ e al rifiuto della discriminazione, attraverso conferenze, mostre fotografiche e incontri in scuole, universitĂ e carceri.
Nel 2002, Medici per la Pace viene riconosciuta come Organizzazione Non Lucrativa di UtilitĂ Sociale (ONLUS). Nel 2007, lâAssociazione viene iscritta al Registro delle persone giuridiche presso la Prefettura di Verona. Dal 2020, con l’adeguamento alle normative contenute nella “Riforma del Terzo Settore", la denominazione è Medici per la Pace ODV. A partire dal 2022, inoltre, Medici per la Pace risulta iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Un nome dice molto dellâorganizzazione che lo porta.
Se la parola âmediciâ qualifica semplicemente i contenuti tecnici delle attivitĂ espletate dalla associazione, âpaceâ è senza dubbio una parola pesante: la pace è al vertice delle aspirazioni, dei bisogni e delle necessitĂ del genere umano, e non solo di questo.
Eâ nella pace che si fondano e risiedono la serenitĂ , il benessere, lo sviluppo di un popolo come di una singola persona, di tutti come di ciascuno.
Ma la pace non è mai scontata, essa è, piuttosto, una faticosa conquista. Ă il frutto di una lotta, prima che contro avversari esterni, contro quanto di negativo e distruttivo risiede in ciascuno di noi, contro le spinte egoistiche, contro le tentazioni prevaricatrici, contro le menzogne di comodo e contro tutto quel panteon diabolico che viene scatenato in noi, tra altre mille cause nefaste, dallâaviditĂ , dalla grettezza e dalla sete di potere.
La pace non è un dono: essa è, appunto, una difficile conquista. Vi è fortunatamente uno strumento che ci aiuta nel conseguimento dellâobiettivo, e questo strumento si chiama giustizia. Senza giustizia non può esservi pace durevole tra gli uomini, tra i popoli, tra le nazioni. Lâesistenza o lâassenza di giustizia posseggono dunque anche un potente potere predittivo: una semplice verifica della giustizia insita nelle nostre azioni quotidiane, negli articoli di un codice giudiziario, nelle clausole di un trattato internazionale, ci consentono di prevedere il futuro di una relazione interpersonale, della convivenza civile di un popolo, come di un accordo di non belligeranza tra nazioni.
Non è dunque un caso se la massima di Medici per la Pace suona: âDai diritti alla saluteâ. Eâ un motto che si rifĂ al concetto di giustizia e lo applica allâambito in cui lâassociazione prevalentemente agisce: quello sanitario. Non un appello a gesti caritatevoli e compassionevoli, ma al riconoscimento e al rispetto di tutti i diritti inalienabili di ciascun essere umano, tra cui il diritto alla salute.
Abbiamo constatato di persona come, nel cosiddetto âterzo mondoâ, alla salute, che da noi viene considerata come il bene primario (âquando câè la salute câè tuttoâŚâ), spesso debbano essere forzatamente anteposte altre, pressanti, prioritĂ . A poco serve la salute a chi non veda riconosciuto a sĂŠ ed ai propri figli il diritto alla vita, alla libertĂ , ad un lavoro almeno di sussistenzaâŚ
Riconoscendo nellâaltro (quale ne siano il colore della pelle, la nazionalitĂ , la lingua, il sesso, le credenze religiose e le altre apparenti diversitĂ ) un soggetto a noi equivalente e titolare di precisi diritti, compiamo il primo irrinunciabile passo per avvicinarci a questa persona su di un piano di paritĂ : questo ci consente di costruire una alleanza tra eguali, la sola da cui possa scaturire una reale cooperazione.
Forse non è inutile ricordare che per vivere questo âincontroâ, questo âincrociarsi di sguardiâ, non è necessario percorrere migliaia di chilometri e raggiungere terre esotiche e lontane: è sufficiente vedere e riconoscere ciò che probabilmente accade nel nostro stesso quartiere, nel parco cittadino, nei campi di periferia.
Ovunque questo incontro accada, negli slums di Kolkata come nei campi rom delle nostre cittĂ , se le premesse saranno state corrette, le motivazioni sincere e lâintervento professionale, uno dei partner di questa cooperazione vedrĂ alleviate le proprie condizioni di povertĂ e bisogno. Lâaltro partner riuscirĂ a liberarsi almeno un poco dalla morsa della solitudine e dellâegoismo cui lo ha condannato una societĂ prigioniera dei valori del materialismo e del profitto a qualunque costo.
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Sono organi di Medici per la Pace: lâAssemblea dei soci, il consiglio Direttivo e il Presidente. Lâassociazione si avvale inoltre di uno staff con funzioni operative, che si occupa di progettazione, comunicazione e raccolta fondi.
Presidente: Fabrizio Abrescia â Contatto
Vicepresidente: Manuela Veronesi â Contatto
Tesoriere: Giancarlo Brunello â Contatto
Coordinatore e Project Manager: Nicola Dal Sasso â Contatto
Responsabile Progettazione: Maria Diletta Lazzarotto – Contatto
Ufficio Fundraising e Comunicazione:Â Contatto
Pedagogista: Vanessa Biondi â Contatto
Operatrice educativa: Ester Guiotto â Contatto
Operatore educativo: Lahcen Ouftallah â Contatto
Psicologa: Irene Aganetto – Contatto
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AiBi â Amici dei Bambini
AIDOS
Associazione il Corallo
Associazione Betania Francescana
Associazione Villa Buri
Auser Volontariato Provinciale
AVIS
Azienda ULSS 9 Scaligera
Caritas Diocesana Veronese
Casa circondariale di Montorio
Centro Bernstein
Centro per le Malattie Tropicali – Ospedale Sacro Cuore di Negrar
Centro Servizi per Anziani Le Betulle
Cestim – Centro studi immigrazione
CESVI
CINI â Child In Need Institute
Compagnia Gino Franzi
Comune di Verona
Conservatorio di Verona “Evaristo Felice Dall’Abaco"
Cooperativa Famiglia Felice
Fondazione Frati Minori Onlus – Mensa poveri di S. Bernardino
Cooperativa Milonga
Gruppo Promozionale Quartiere Trieste
InAsia
Libreria Gulliver
Medici Volontari Italiani
Museo di Storia Naturale di Verona
Nadia Onlus
Ostello della GioventĂš
Ronda della CaritĂ – Amici di Bernardo Onlus
SocietĂ letteraria di Verona
Studio Legale Varali e Rigotti
Valpolicella Servizi
Virtusvecomp –Â Vita Virtus
Vita Virtus
Amici del Mondo â World Friends (Italia e Kenya)
Centro de EpidemiologĂŹa Comunitaria Y Medicina Tropical di Esme (Ecuador)
Centro di riabilitazione “Maria Beatrice" (Romania)Â
Centro di supporto e ascolto “Sfanta Maria" (Romania)
Dalit (Bangladesh)
Doctors for Peace (USA)
Free Dental Clinic â Benchen P.D. Monastery (Nepal)
Kalinta Gift Manufacturing Pvt Ltd (Nepal)
Municipio di Alba Iulia (Romania)
Mwangaza Ulio na Tumaini Health Centre (Kenya)
ODEC (Rwanda)
Ospedale di Rwamagana (Rwanda)
Redeemed Gospel Church Health Center (Kenya)
Ruaraka Uhai Neema Hospital (Kenya)
Womenâs Foundation
Zam Zam Medical Services (Kenya)
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