Il progetto sfrutta la ricchezza di stimoli cognitivi, sensoriali ed emozionali presenti nella musica per ritardare i processi di invecchiamento e favorire la neuroplasticità , indispensabile per il funzionamento delle strutture cerebrali.
Ad inizio progetto, nel 2016, una commissione scientifica di Medici per la Pace, coordinata dal professore di neurologia Antonio Fiaschi, ha somministrato a un nutrito gruppo di anziani residenti presso Le Betulle un test cognitivo volto a misurare il grado di autonomia, l’efficienza intellettiva e la capacità di riconoscere e distinguere le emozioni. Dopo aver messo a punto le strategie di intervento, a metà settembre 2016 il dott. Paolo Caneva, direttore del dipartimento di musicoterapia del Conservatorio di Verona, ha iniziato la realizzazione dei laboratori musicali a cadenza settimanali previsti dal progetto.
Il progetto è iniziato a settembre 2016 col supporto di AMIA. Nel 2017 continuano i laboratori di musicoterapia grazie ai contributi di AGSM e AMIA, e nel 2018 grazie a Fondazione Cattolica Assicurazioni.
L'intervento
Â
I laboratori non si limitano ad offrire un ascolto passivo di brani musicali, ma prevedono un coinvolgimento attivo che si sviluppa su tre piani diversi:
– il piano emotivo, attraverso la riproposizione di brani amati dai partecipanti al gruppo;
– il piano fisico, con l’invito a tenere il ritmo e a muoversi in sincronia con la musica; e
– il piano cognitivo, con il risveglio della memoria a lungo termine, grazie all’utilizzo di canzoni del passato, e la sollecitazione di quella a breve termine, grazie agli esercizi ritmici da ripetere in sequenza.
Alla fine del percorso, i test cognitivi verranno somministrati nuovamente, e la commissione scientifica valuterà l’eventuale impatto dei laboratori sulla salute psico-fisica dei partecipanti.