Franco ha condotto il suo tirocinio con Medici per la Pace…
…e qui ci racconta il suo percorso e le sue motivazioni:
Il piano di studi del corso di laurea triennale in Antropologia, Religioni e CiviltĂ Orientali cui sono iscritto presso l’UniversitĂ di Bologna prevede, al terzo e ultimo anno, la possibilitĂ di effettuare un tirocinio. Questo, consiste in un’esperienza lavorativa, appropriata rispetto agli studi antropologici, che può essere svolta presso organizzazioni, imprese, associazioni convenzionate con l’Alma Mater. La pratica antropologica impone non solo il rispetto per le diverse culture, ma anche l’impegno per una loro comprensione vera, cercando, per quanto possibile, di osservarle entrando nel punto di vista delle culture studiate. Ho chiesto a Medici per la Pace di poter svolgere da loro il mio tirocinio proprio per la particolare attenzione che questa Associazione riserva alle diverse culture delle comunitĂ con cui viene a contatto nelle attivitĂ svolte in Italia e nel mondo. Dopo i primi giorni di tirocinio, che ho dedicato ad una ricognizione generale della struttura giuridica e organizzativa dell’Associazione, delle sue attivitĂ e dei progetti giĂ realizzati e in corso, mi è stato proposto uno specifico tema di studio, per la preparazione di un nuovo progetto di attivitĂ rivolte alla popolazione delle etnie Rom, Sinti e Caminanti presenti nel territorio della provincia di Verona. GiĂ in passato l’Associazione aveva avuto modo di occuparsi di tali persone e comunitĂ , e tutt’ora si occupa di varie problematiche ad esse relative (ad esempio, quella delle vaccinazioni, in collaborazione con la SanitĂ locale); ma Medici per la Pace sente ora il bisogno di una nuova riflessione che prenda in esame in modo organico le questioni per elaborare un nuovo piano d’azione.