Serena: i miei sei mesi di Servizio Civile con Medici per la Pace
22 Luglio 2019
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A metà strada del suo percorso con Medici per la Pace, Serena ci racconta la sua esperienza di Servizio Civile.
È difficile descrivere in poche righe tutte le emozioni e le soddisfazioni che vivo quotidianamente nella mia esperienza di servizio civile. Lavorare nel mondo del sociale è il mio sogno e il sevizio civile è l’occasione, per me, di mettermi alla prova concretamente in questo campo. Ho scelto in maniera molto attenta Medici per la Pace: avevo l’ambizione di trovare un ambiente in cui davvero potermi sperimentare dopo la laurea. E così è stato finora! Sento di essere una risorsa per l’associazione e di poter dare un contributo nelle attività . Il servizio civile si sta rivelando una grande occasione per crescere sia a livello professionale che a livello relazionale e personale. La crescita personale è data dall’incontro costante e dall’ascolto profondo di persone spesso molto lontane, a livello culturale ed etnico, da me. Da loro sto imparando moltissimo! I beneficiari di Medici per la Pace sono persone lasciate ‘ai margini’ da un sistema di welfare poco attento ai bisogni e al valore di ciascuno. Aiutare queste persone a livello sanitario o burocratico, in realtà , significa supplire al loro bisogno di essere considerati e di non essere lasciati soli. Rendere preziose le loro vite mi ha insegnato a vedere quanta bellezza c’è dietro alla fragilità di ciascuno. Ecco, il Servizio Civile mi sta aiutando a guardare gli altri, e di conseguenza anche me stessa, con occhi diversi. La crescita professionale deriva dalla varietà e concretezza dei compiti affidatimi. In questi primi sei mesi, con l’adeguato sostegno iniziale, ho potuto occuparmi della gestione degli accompagnamenti dei beneficiari e quindi della mediazione tra le persone che si rivolgono a noi e i medici, volontari dell’associazione, che effettuano gratuitamente le visite. Oltre a questo, sono stata coinvolta nell’organizzazione di interventi di screening all’interno delle mense per i poveri. Ho sperimentato l’importanza di saper ascoltare e accogliere. In questo periodo ho anche potuto cimentarmi nell’ambito della comunicazione e della progettazione: oltre a vedere la stesura di progetti, ho avuto la possibilità di partecipare ad incontri in vista della loro realizzazione. Quello che però più mi piace di Medici per la Pace è il clima di armonia e stima reciproca che si respira all’interno. Consiglierei a chiunque abbia una sensibilità particolare verso gli altri e la voglia di mettersi in gioco in vari ambiti di fare l’esperienza di servizio civile qui a Medici per la Pace!