MEDICI PER LA PACE – I PROTAGONISTI: Manuela, cuore dell’associazione
I protagonisti di Medici per la Pace si raccontano per noi, oggi è il turno di Manuela, vicepresidente dell’associazione.
Il mio desiderio di fare volontariato in ambito sociale risale a tempi molto lontani.
Ricordo che, poco più che bambina, vedevo il mio futuro nei villaggi dell’Africa nera, a portare aiuto ai bambini che, attraverso foto e reportage televisivi, mi apparivano in condizioni di disagio esistenziale terribile.
Poi i miei ideali romantici si sono scontrati con la realtà ed il percorso della mia vita è stato diverso. L’occasione di concretizzare i miei sogni si è però presentata in un piccolo bar di Verona, dove grazie ad un gruppetto di medici, è nata quella che ora è “Medici per la Pace”: un’associazione di volontariato che ha proprio lo scopo di difendere i diritti dei più deboli.
I primi progetti riguardarono il sud-est asiatico (India, Myanmar, Cambogia, Nepal…) con interventi di natura sociosanitaria, destinati soprattutto alle fasce più deboli: donne e bambini.
A contatto con un mondo pur così diverso per colore della pelle, lingua, tradizioni e fede religiosa mi sono resa conto che in realtà riconoscevo comunque l’altro come appartenente ad una umanità comune. Tutte le persone provavano stati d’animo (gioia, tristezza, paura, preoccupazione…) comuni a chiunque, ed un volontario poteva interpretarli e dar loro risposta con un autentico aiuto.
Certo non è necessario percorrere migliaia di chilometri per rendersi conto che anche qui, nella comunità in cui viviamo, ci sono tante persone che soffrono: l’importante è riuscire a “vederle”, a prendere atto dei loro bisogni, e dare di conseguenza una risposta attiva.
Per queste ragioni, occuparmi degli altri è stato per me un’occasione di realizzazione personale, che ha riempito la mia vita di esperienze e di ricordi indimenticabili e, ciò che più conta, che mi ha insegnato a dare il giusto valore alle cose e alla mia stessa vita.