Rachele e Silvia si aggiungono al team di Medici per la Pace!
Rachele, che si occuperà di progettazione e fundraising, ci racconta un po’ di lei:
“Sono Rachele, la nuova collaboratrice di Medici per la Pace nell’area di progettazione e raccolta fondi. Fin da piccola ho manifestato una sensibilità particolare verso il tema del sociale e nel mio piccolo ho sempre cercato di contribuire a migliorare la vita delle persone che non vedevano tutelati i propri diritti limitando forme di discriminazione dettate da chi anteponeva valori politici, culturali, religiosi o di genere alla realtà che siamo tutti esseri umani. Tutelare questo principio di umanità è ciò che tutt’oggi smuove le mie azioni, confidando che, in fondo, il mondo possa essere un posto migliore grazie a chi, come noi, riesce a vedere ogni persona come soggetto degno dei nostri stessi diritti fondamentali e delle nostre stesse opportunità. Lavorare con Medici per la Pace per me significa avere la possibilità di continuare a svolgere il lavoro dei miei sogni, non solo lavorando su progetti internazionali, ma contribuendo anche al miglioramento della vita di molte persone che vivono nella mia stessa città: Verona."
Silvia, di Vigasio, svolgerà un tirocinio presso l’ufficio di Medici per la Pace:
“Sono Silvia, ho 22 anni, e sto finendo il terzo anno della laurea triennale di Sociologia dell’Università di Trento. Nel corso del primo semestre ho seguito il corso di Progettazione e Innovazione Sociale (Peis), a seguito del quale ho deciso di intraprendere un tirocinio nel settore della progettazione sociale. Ho cercato qualche associazione che mi “ispirasse” ma inizialmente non ho trovato niente che facesse al caso mio; finché non mi sono trovata per caso sul sito dell’associazione Medici per la Pace e, dopo uno sguardo ai progetti proposti nella pagina web, mi sono decisa a mandare un’auto-candidatura per il tirocinio, pensando “questa è l’associazione che fa per me”! Non pensavo di ricevere una risposta positiva e invece, con mia grande gioia sono stata contattata e, dopo un colloquio, mi è stato proposto un tirocinio. Ho iniziato da poco, ma sin dal colloquio conoscitivo ho avvertito l’impegno e la voglia di aiutare le persone che l’associazione trasmette e che, giorno dopo giorno, sta trasmettendo anche a me."