Le piogge torrenziali cadute tra India, Nepal e Bangladesh ad ottobre 2017 hanno messo in ginocchio l’Asia meridionale con alluvioni e frane che hanno coinvolto 41 milioni di persone. I monsoni, tra i più devastanti degli ultimi 40 anni, hanno colpito soprattutto le regioni settentrionali e centrali del Bangladesh, che è risultata sott’acqua per un terzo della sua superficie. Solo nel Bangladesh sono state 8 milioni le persone coinvolte, oltre 650.000 le case danneggiate o completamente distrutte.
L'intervento
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Con la collaborazione dell’Associazione DALIT, partner locale, Medici per la Pace ha realizzato un intervento emergenziale di supporto sanitario a favore della popolazione di Keshabpur (70.000 persone) del distretto di Jessore, area fortemente colpita vicina al confine con l’India. Le forti alluvioni, iniziate a partire da luglio 2017, hanno causato lo straripamento del fiume Kapotakkha con drammatiche conseguenze per gli abitanti dei villaggi circostanti che versano in gravi condizioni di povertà e marginalità sociale (la maggior parte dei residenti, infatti, appartiene al ceto sociale DALIT, il più discriminato in Bangladesh). Sono 7.430 le famiglie colpite, 50 i villaggi completamente distrutti e 30 quelli parzialmente danneggiati. 1.700 famiglie vivono in 17 accampamenti temporanei. Medici per la Pace, in collaborazione con il partner locale DALIT, ha realizzato 25 Medical Camps nei 10 villaggi più colpiti attorno alla città di Keshabpur (Moddokul, Komorpol, Sabdia, Brommakati , Habashpool , Baliadanga, Altapol,Mulgram, Dormutia, Ramchandrapur). L’equipe medica dell’ambulatorio mobile, formata da personale locale, ha visitato gli adulti e i bambini dei villaggi offrendo assistenza sanitaria qualificata e medicine. I Medical Camps sono stati realizzati in centri di aggregazione, come ad esempio le scuole.