La signora A. partecipa ogni settimana al progetto Musicare, che si svolge grazie al supporto di AGSM e AMIA ogni giovedì presso il Centro Servizi Anziani Le Betulle.
L’abbiamo incontrata e le abbiamo chiesto di condividere con noi la sua esperienza, partendo dalla motivazione che l’aveva spinta a prendere parte al progetto.
A., sempre entusiasta di partecipare, ci ha sorpresi: “Io avevo rifiutato, quando iniziarono. Mi sembrava inutile, non lo so nemmeno io il perché.” Poi però scattò qualcosa in lei, un bisogno di provare, ed ha cominciato a partecipare al progetto. “Fu una benedizione per me. Mi sono sentita alleggerita, più serena, perché la mia vita è stata dura e Musicare mi da la forza di continuare. Ora mi ritrovo anche a ridere!” A. soffrì di polio ad un anno di età, subendo successivamente un ictus che le bloccò la funzionalità di una gamba, facendole passare così la vita su una sedia a rotelle, e ora soffre di problemi agli occhi. “Grazie a questa attività, dentro di me si sono sciolti tanti nodi, e ora affronto le cose in maniera diversa. Prima non piangevo perché non mi riusciva di piangere, ero dura, mentre adesso mi sento tranquilla e cerco di affrontare le cose volta per volta nel migliore dei modi, per non stare male“.
Attribuisce questo cambiamento alla bravura del Dottor Paolo Caneva, musicoterapista e direttore del dipartimento di musicoterapia del Conservatorio di Verona, e alle volontarie che ogni settimana lo affiancano nelle attività di musicoterapia, dove i partecipanti imparano a tenere il ritmo e ricordano il passato attraverso le canzoni della loro infanzia e giovinezza.
“Dopo aver provato, ho avuto piacere a partecipare e ora lo trovo necessario per me. Sarebbe una gioia continuare con questo progetto, anche perché c’è ancora molto lavoro da fare. La musica e Musicare mi hanno aiutato e non finirò mai di ringraziarvi“.